Qui è dove tutto comincia
Una tradizione tramandata negli anni
fatta di passione e creatività
La Nostra Storia
Negli anni ’50 nella centralissima via Montenapoleone a Milano nasceva il laboratorio orafo di Luigi Quaglia: una piccola realtà imprenditoriale che, grazie all’originalità ed alla raffinata eleganza delle proprie creazioni, nel corso degli anni è riuscita a ritagliarsi un posto di rilievo nel panorama della gioielleria italiana.
Negli anni Quaglia ha creato eventi straordinari per presentare le sue linee di gioielli in oro, diamanti e pietre preziose.
Ha collaborato con personaggi influenti del mondo dello spettacolo e dello sport.
Le più importanti testate hanno parlato delle sue creazioni e della gioielleria artigianale riconosciuta in Italia e nel mondo.
Artista orafo, innovatore, fu uno dei primi in Italia ad apporre la propria firma sulle sue creazioni accompagnata dallo slogan ‘l’oro etrusco di Luigi Quaglia’, il ‘suo’ oro, frutto di ricerca e sperimentazione.
1950 | Come tutto ebbe inizio
La guerra è finita da cinque anni e si fa più impellente la necessità di riprendere il normale ritmo di vita e di lavoro. Tra difficoltà e leggi severe che vietano la vendita dell’oro, nella soffitta di via Monte Napoleone Luigi Quaglia realizza i suoi primi gioielli.
1955 | L’oro etrusco
Anche il gioiello deve possedere qualcosa di nuovo, che lo distingua fra tutti: la realizzazione di un’idea, l’idea Quaglia. Così, dopo una lunga attesa e una paziente ricerca, Luigi Quaglia presenta il ‘suo’ oro etrusco: un oro diverso, giallo intenso, opaco, graffiato, con schizzature e “abbagli” lucidi.
1960 | L’incontro di settembre
Mostre e fiere si succedono, è in questi anni che si aggiunge un’iniziativa che si protrarrà nel tempo: l’”incontro di settembre”. Uno show particolarissimo con la presentazione della collezione e delle nuovissime idee d’oro.
1970 | L’arte orafa in TV
Nel corso di una mostra di oreficeria ad Hong Kong i gioielli Quaglia vengono ripresi dalla tv italiana, è la prima volta che la tv di stato si interessa al settore orafo.
1973 | Ambrongino d’Oro
L’estrema passione per il suo lavoro, l’innovazione nell’uso dei materiali, la sensibilità posta nella creazione di ogni gioiello ha fatto sì che Luigi Quaglia venisse insignito dell’ambito riconoscimento dell’Ambrogino d’Oro, quale maestro orafo.
1975 | Thaiti in Italia
Dopo un viaggio in Polinesia, Quaglia è riuscito a ricostruire l’atmosfera magica e incantata di Thaiti in Toscana
Mille… diamanti e una notte
Idee nuove e luminose si uniscono al colore ed al calore dell’oro in netto contrasto con la fredda bellezza del diamante.
1976 | Gli incastri
Quaglia si è sempre dimostrato di essere contro corrente, creando una linea di gioielli con il “suo oro”; ha così espresso il suo modo di essere orafo, che ha costruito giorno per giorno attraverso una serie infinita di” Incastri”
1978 | Oro e pelle
La collezione presentata all’Hotel Regina Palace di Stresa, parla di un Quaglia che accosta oro Etrusco e pelle.
1980 | Seta e Oro
Seta e Oro è l’inscindibile binomio che sottolinea il valore di un artigianato di lunghe tradizioni.
Gian Pietro Mosconi con le sue sete e foulard partecipa all’incontro settembrino firmato Quaglia.
1981 | Collezioni Stelle
Ambrogio Fogar si è lasciato guidare dalle stelle nelle sue traversate oceaniche; la maison lo chiama per guidare la nuova collezione dedicata alle stelle.
1982 | Punto e Cerchio
Questo tema ha fatto vibrare la sua sensibilità trovando nel sole, nell’alba, nel tramonto e in tanti altri motivi l’esemplificazione del concetto.
1983 | La Rete d’Oro
Quante cose sono fatte con la rete? La rete del ragno, la rete del pallone, quella dei pesci, quella per prendere le farfalle o quella in cera dell’alveare.
In questo stesso anno anche la moda introduce la rete usandola come particolari per camicie oppure per abiti fatti completamente in rete.
Quaglia non perde l’occasione di dettare ancora una volta moda e tendenza con la collezione “La rete d’oro”.
1984 | Oro e Terracotta
Sono gioielli grandi e importanti da portare che soddisfano il gusto narcisistico di chi li indossa, ma dal costo contenuto, voluti così dal signor Quaglia per raggiungere un’ampia fascia di pubblico. Dello stesso anno è il Profumo Quaglia una nuova fragranza aspra, secca, moderna e raffinata, una fragranza da uomo così come piace alle donne, proposta in un inedito involucro di terracotta con firma in oro zecchino.
Il successo del profumo, fa sì che venga richiesta anche la fragranza femminile.
Il profumo da donna deve essere fiorito e viene scelta la magnolia come essenza principale. Il flacone è una sfera di cristallo satinato chiusa da un tappo che rappresenta una combinazione di fiori come quelli dei suoi gioielli.
Oro e Gomma
La gomma, un materiale decisamente povero che viene completamente utilizzato al di fuori del suo uso comune, con il suo colore nero accostato al giallo dell’oro forma un connubio all’avanguardia, che sarà poi d’ispirazione per molti altri e che sicuramente non tramonterà mai.
1995 | Gioiello dell’anno
La collezione “Scudi“ viene premiata con l’ambito premio “Il Gioiello dell’Anno“.
2000 | La Rosa del Papa
La famiglia Sala presenta al Santo Padre Giovanni Paolo II la Rosa d’Oro. Diventerà il simbolo della Famiglia durante il Giubileo.
2013 | Premio Milano Produttiva 24esima edizione
Al teatro “La Scala“ di Milano la Luigi Quaglia & C. riceve l’onorificenza de “La Milano Produttiva“.
2020 | Oro e Titanio
Quaglia con la collezione “Titanium“ cambia la prospettiva del gioiello, unendo il moderno con il classico.
CREATORI DI BELLEZZA
Negli anni Quaglia ha creato eventi straordinari per presentare le sue linee di gioielli in oro, diamanti e pietre preziose. Ha collaborato con personaggi influenti del mondo dello spettacolo e dello sport. Le più importanti testate hanno parlato delle sue creazioni e della gioielleria artigianale riconosciuta in Italia e nel mondo.
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L’estrema passione per il suo lavoro, l’innovazione nell’uso dei materiali, la sensibilità posta nella creazione di ogni gioiello ha fatto sì che Luigi Quaglia venisse insignito dell’ambito riconoscimento dell’Ambrogino d’Oro, quale maestro orafo.
Dopo un viaggio in Polinesia, Quaglia è riuscito a ricostruire l’atmosfera magica e incantata di Thaiti in Toscana.
Idee nuove e luminose si uniscono al colore ed al calore dell’oro in netto contrasto con la fredda bellezza del diamante.
Idee nuove e luminose si uniscono al colore ed al calore dell’oro in netto contrasto con la fredda bellezza del diamante.
La collezione presentata all’Hotel Regina Palace di Stresa, parla di un Quaglia che accosta oro Etrusco e pelle.
Seta e Oro è l’inscindibile binomio che sottolinea il valore di un artigianato di lunghe tradizioni.
Gian Pietro Mosconi con le sue sete e foulard partecipa all’incontro settembrino firmato Quaglia
Ambrogio Fogar si è lasciato guidare dalle stelle nelle sue traversate oceaniche; la maison lo chiama per guidare la nuova collezione dedicata alle stelle.
Questo tema ha fatto vibrare la sua sensibilità trovando nel sole, nell’alba, nel tramonto e in tanti altri motivi l’esemplificazione del concetto.
Quante cose sono fatte con la rete? La rete del ragno, la rete del pallone, quella dei pesci, quella per prendere le farfalle o quella in cera dell’alveare.
In questo stesso anno anche la moda introduce la rete usandola come particolari per camicie oppure per abiti fatti completamente in rete.
Quaglia non perde l’occasione di dettare ancora una volta moda e tendenza con la collezione “La rete d’oro”.
La gomma, un materiale decisamente povero che viene completamente utilizzato al di fuori del suo uso comune, con il suo colore nero accostato al giallo dell’oro forma un connubio all’avanguardia, che sarà poi d’ispirazione per molti altri e che sicuramente non tramonterà mai.
Sono gioielli grandi e importanti da portare che soddisfano il gusto narcisistico di chi li indossa, ma dal costo contenuto, voluti così dal signor Quaglia per raggiungere un’ampia fascia di pubblico. Dello stesso anno è il Profumo Quaglia una nuova fragranza aspra, secca, moderna e raffinata, una fragranza da uomo così come piace alle donne, proposta in un inedito involucro di terracotta con firma in oro zecchino.
Il successo del profumo, fa sì che venga richiesta anche la fragranza femminile.
Il profumo da donna deve essere fiorito e viene scelta la magnolia come essenza principale. Il flacone è una sfera di cristallo satinato chiusa da un tappo che rappresenta una combinazione di fiori come quelli dei suoi gioielli.
La collezione “Scudi“ viene premiata con l’ambito premio “Il Gioiello dell’Anno“.
La famiglia Sala presenta al Santo Padre Giovanni Paolo II la Rosa d’Oro. Diventerà il simbolo della Famiglia durante il Giubileo.
Al teatro “La Scala“ di Milano la Luigi Quaglia & C. riceve l’onorificenza de “La Milano Produttiva“.
Quaglia con la collezione “Titanium“ cambia la prospettiva del gioiello, unendo il moderno con il classico.